VERSO L’INTERA ELETTRIFICAZIONE DEI VEICOLI

Dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030 e diventare net zero entro il 2039

L’ambizioso obiettivo (ma realizzabile) di Jaguar Land Rover 10 anni in anticipo rispetto alla tabella di marcia dell’Ue

Il mondo dell’auto, si sa, fra alti e bassi, malumori e consensi di fronte a una rivoluzione epocale. Una rivoluzione che mira a ridurre sostanzialmente l’impatto ambientale attraverso una mobilità più green e sostenibile. 

Nuove abitudini e modelli di vita, insieme alle istanze del cambiamento climatico e gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti, portano a ridisegnare il mondo della mobilità secondo nuovi paradigmi che coinvolgono l’intera filiera, dall’industria automotive e della componentistica alle infrastrutture, tutti chiamati a dialogare per costruire un nuovo modello sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

Spostarsi in maniera più efficiente e meno impattante è l’unica forma di contributo che il settore automotive può mettere in campo per ridurre l’inquinamento e contrastare il riscaldamento globale. In Italia, per esempio, secondo i dati più recenti il trasporto stradale contribuisce per il 23% alle emissioni di gas serra (di cui quasi il 70% attribuibile alle automobili), per circa il 40% alle emissioni di ossidi di azoto e per il 10% alle emissioni di particolato. 

Sappiamo che ci sono 600 miliardi di investimenti globali, da oggi fino al 2027, ossia 150 mld l’anno pianificati da governi e case automobilistiche per la transizione energetica, (15 miliardi  di sterline solo da JLR), e pertanto perché non adottare una strategia per attrarre, anziché respingere, queste opportunità di investimento e di impiego nel nostro Bel Paese? Parliamo del più grande investimento nella storia della mobilità da più di 100 anni, da quando esiste l’automobile. È un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire.

Noi, come Jaguar Land Rover siamo in prima linea con un obiettivo ambizioso: l’elettrificazione dell’intera gamma di veicoli. Questa missione si concretizza nel progetto DESTINATION ZERO.

A partire dal 2025 (10 anni prima dei limiti imposti dall’Unione Europea) lanceremo un brand solo elettrico: Jaguar smetterà infatti di vendere motori termici. Questo fa parte di un ambizioso obiettivo che vede il nostro gruppo impegnato da anni nella ricerca di materiali e fornitori meno inquinanti, per arrivare a dimezzare le emissioni di CO2 in tutte le proprie operazioni entro il 2030 per poi essere un’azienda net zero già entro il 2039.

Personalmente, sono profondamente convinto che minimizzare l’impatto ambientale sia ormai un dovere di ognuno e soprattutto di ogni azienda in qualsiasi contesto nazionale.

Adottare uno stile di vita sostenibile è accessibile, pratico e molto apprezzato da una fetta sempre maggiore di popolazione, soprattutto dalle nuove generazioni. Guidare un’auto elettrica, lavorare in spazi di coworking alimentati da energia pulita, mangiare in ristoranti a km 0 non è un sogno, ma il modo per essere considerati oggi e nel futuro. 

Bisogna stimolare un cambiamento culturale, sfatando tanti pregiudizi e informazioni fuorvianti, valutando i vantaggi di questo nuovo stile di vita.

D’altra parte, non va dimenticato che sul fronte della mobilità l’Italia si prepara ad accogliere eventi di rilevanza internazionale che richiederanno un grande sforzo congiunto di istituzioni pubbliche e aziende private: il Giubileo 2025 a Roma e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. 

Con stime di oltre 30 milioni di pellegrini per il Giubileo e centinaia di migliaia di spettatori per le Olimpiadi, la sfida chiave sarà gestire in modo efficiente i flussi turistici verso e all’interno delle città ospitanti. La mobilità, urbana ed extraurbana, sarà un fattore determinante per il successo di questi eventi e la digitalizzazione sarà un fattore decisivo.

Nelle città saranno fondamentali il trasporto pubblico locale (autobus, tram, metropolitane) e i servizi di sharing mobility (auto, scooter, biciclette, monopattini). A livello extraurbano, i collegamenti ferroviari e su gomma (treni regionali, autobus pubblici e privati) giocheranno un ruolo chiave.

Soluzioni innovative come piattaforme digitali per l’integrazione e il coordinamento dei diversi servizi di mobilità consentiranno di offrire itinerari ottimizzati e aggiornamenti in tempo reale, facilitando il passaggio da un mezzo all’altro e riducendo i tempi di attesa. Ecco perché un elemento chiave per il successo della mobilità del futuro è l’integrazione tra diverse tipologie di trasporto per un consolidamento dei viaggi intermodali in ambito sia extraurbano che urbano. 

Questo è quello che ci dobbiamo attendere nei prossimi due anni in Italia ma sempre di più in un immediato futuro i megatrend dell’urbanizzazione e della digitalizzazione rendono necessari e inevitabili i sistemi di mobilità urbana connessa. I veicoli, privati e condivisi, condivideranno gli spazi con le reti di trasporto pubblico alle quali saranno connessi, così da poter viaggiare on demand e in modo autonomo. Un compito complesso, certo, ma realizzabile, cercando di favorire soprattutto quel cambiamento culturale che sta sempre dietro le grandi rivoluzioni.

E per chiudere sottolineerei qualcosa che è già realtà oltre oceano in città come San Francisco, Phoenix e Los Angeles e che riguarda proprio la nostra vettura Jaguar I-Pace totalmente elettrica. L’azienda Waymo  del gruppo Alphabet ha avviato dall’estate scorsa un’attivazione con delle auto Jaguar I-Pace, trasformate in robo-taxi utilizzando un sistema di sensori e telecamere in grado di leggere l’ambiente e gli oggetti che hanno intorno.  

Non si tratta di fantascienza, ma solo di un’evoluzione del concetto di mobilità!

di Marco Santucci, CEO Jaguar Land Rover Italia

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