Arriva un nuovo concetto di trasporto cittadino che passa per il cielo
In Italia il progetto di collegamento tra l’Aeroporto di Fiumicino e la città di Roma
L’Urban Air Mobility (UAM), o Mobilità Aerea Urbana, sta emergendo come una rivoluzione nei trasporti cittadini trasformando il concetto di mobilità in un’esperienza avanzata e sostenibile. Questo campo abbraccia una vasta gamma di soluzioni di trasporto aereo a breve raggio e bassa quota, tra cui gli aerotaxi e i droni, progettati per effettuare spostamenti veloci ed efficienti in ambito urbano ed extraurbano.
L’UAM non si limita al trasporto passeggeri, ma offre un ventaglio più ampio di applicazioni, tra cui servizi di emergenza, consegna di sangue e organi, sorveglianza del traffico e delle infrastrutture e consegna di merci. Questa versatilità rappresenta una risorsa inestimabile per affrontare le sfide di una società sempre più urbanizzata. Gli aeromobili che rientrano in questa categoria sono realizzati grazie all’impiego di tecnologie come nuovi motori elettrici estremamente efficienti e silenziosi, batterie di ultima generazione, materiali ultraleggeri e design aerodinamici. Questi veicoli promettono di ridurre significativamente i tempi di viaggio nelle città congestionate e di abbattere le emissioni nocive.
Nonostante i progressi significativi, ci sono però grandi sfide da superare. Le batterie, per esempio, rappresentano uno dei principali ostacoli, data la loro densità di energia ancora ben lontana da quella dei combustibili, fattore che su un oggetto volante è molto più impattante che su un veicolo su strada.
Il miglioramento delle prestazioni delle batterie, specialmente in termini di densità di potenza ed energia specifica, rimane una priorità per l’industria dell’UAM e si vedono all’orizzonte sviluppi significativi nella chimica delle celle (stato solido o nuove chimiche) che permetteranno entro la fine del decennio di vedere incrementi prestazionali anche a tripla cifra percentuale.
La connettività è un altro aspetto cruciale. Il controllo del traffico aereo a bassa quota richiede una connessione affidabile a bassa latenza, e da questo punto di vista il recente roll out della tecnologia 5G è elemento abilitante per queste operazioni.
In Italia, stiamo assistendo a progressi consistenti con l’apertura del primo vertiporto italiano presso Aeroporti di Roma nel 2022. Questa infrastruttura rappresenta un passo concreto verso l’adozione dell’UAM nel contesto italiano e vedrà il servizio operato dalla scale up tedesca Volocopter (nata nel 2011 e già unicorno), che collegherà l’Aeroporto di Fiumicino al centro di Roma, pronto per la fine del 2024 o al più per il Giubileo 2025.
L’Urban Air Mobility cambierà sicuramente il modo in cui concepiamo la mobilità urbana, portando soluzioni avanzate e più ecologiche che concretizzeranno quel futuro immaginato da decenni in cui entriamo in una città con le automobili che volano. La partnership tra Volocopter e Aeroporti di Roma è solo uno dei tanti passi avanti in questo percorso di innovazione. Con il suo potenziale per migliorare l’efficienza dei trasporti e ridurre l’impatto ambientale e gli ingorghi urbani, l’UAM si avvia a plasmare il futuro della mobilità in città.
di Enrico Dente, Director Motor Valley Accelerator