Torino tra innovazione e sostenibilità
Intervista a Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale, Politiche per l’Ambiente, Innovazione, Servizi cimiteriali, Piano dei trasporti, Parcheggi e Viabilità, Comune di Torino
Torino è sicuramente un polo urbano di innovazione tecnologica: come si posiziona in ambito di sviluppo della mobilità sostenibile?
“Come viene spesso riconosciuto dagli attori attenti alla mobilità sostenibile, Torino continua a investire in maniera significativa sulle politiche di incentivazione della mobilità sostenibile, nuove piste ciclabili, nuove zone 30, scuole car-free e campagne di comunicazione sulla mobilità sostenibile, come l’adesione alla settimana europea della mobilità.
Tra i grandi risultati ottenuti da questa Amministrazione c’è la vittoria del bando MaaS4Italy che è il cuore delle politiche della mobilità sostenibile. La piattaforma MaaS sarà in futuro come il Netflix dei trasporti: consentirà di avere possibilità altamente flessibili di spostamento in città e nella cintura. Oltre al MaaS la Città si è aggiudicata la creazione di un living lab “To Move”, con l’ampliamento dell’infrastruttura tecnologica abilitante le sperimentazioni del circuito Smart Road, ricerche applicate su sfide di interesse pubblico, attivazione di percorsi partecipati per raccogliere sfide del territorio e testare potenziali nuovi servizi.
In questo primo anno di mandato abbiamo anche iniziato a sperimentare forme di governance della mobilità in sharing, fondamentale in una città che sempre più vuole disincentivare l’uso del mezzo privato soprattutto per gli spostamenti brevi che rappresentano ancora una fetta importante di uso dell’auto privata. Stiamo lavorando alla revisione del piano di trasporto pubblico locale al fine di renderlo davvero appetibile per tutte e tutti i cittadini. Spostarsi in maniera efficiente con il trasporto pubblico è alla base di qualsiasi sviluppo della mobilità alternativa. Siamo anche la prima città in Italia in cui si sperimenta la guida connessa e autonoma volta al trasporto di passeggeri, con il progetto europeo ‘Show’.”
La rivoluzione della mobilità passa anche e soprattutto per i centri urbani, più o meno grandi e più o meno densamente abitati. Quali sono le misure messe in campo dal Comune di Torino per lo sviluppo infrastrutturale a supporto dei nuovi modelli di mobilità e della cittadinanza?
“La Città di Torino ha 230 km di piste o corsie ciclabili, di cui 20 km realizzati o in procinto di essere terminati entro il 2022 (Via Lanzo, Largo Tirreno, Corso Racconigi, Gessi, pezzo di Via Nizza, Corso Stati uniti, Corso Grosseto; inoltre Lancia e Braccini iniziate ora). Oltre a questo abbiamo predisposto 10 zone scolastiche, cosiddette car-free con fondi React e altre 8 istituite durante la Settimana Europea della Mobilità a settembre 2022. Sempre in ambito di sostenibilità e di restituzione dello spazio pubblico alla cittadinanza, abbiamo istituito nuove aree pedonali in più circoscrizioni della città. La progettualità di infrastrutture prosegue e non prevede solo piste ciclabili, ma anche nuove infrastrutture per il trasporto pubblico locale, volte a implementare la nostra rete di trasporto su ferro (linee tramviarie).”
Nell’ambito del PNRR, il Comune di Torino ha ricevuto 233 milioni di euro per il territorio metropolitano: quanti, se presenti, sono gli interventi legati al tema della mobilità sostenibile?
“Per quanto riguarda la mobilità, la nostra città usufruirà di 170 milioni di euro per l’acquisto di 300 bus elettrici. L’obiettivo è che possano essere utilizzati a partire dalla fine del 2023. Saranno autobus di varie dimensioni e carrozzamenti che potranno essere operativi in tutte le aree della città, come linee di forza o come linee di adduzione dei quartieri. Si tratta della Misura 2 del PNRR inerente le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile.
Altri fondi verranno investiti sulla mobilità nei prossimi anni: misure del PN metro, quelle del MaaS già citate e fondi europei a cui costantemente come Città ci candidiamo.”
Come immagina la città del futuro?
“Sostenibile, inclusiva e bella, come i principi ispiratori della New European Bauhaus su cui la nostra Città sta lavorando anche scrivendo un manifesto di princìpi ispiratori tutti torinesi. Mi immagino una connessione tra scienza e tecnologia, arte e collettività con spazi pensati insieme alla cittadinanza. La Città di Torino è peraltro inserita tra le 100 Città europee della Mission NetZero Cities. Insieme ad altre 8 Città italiane sarà tra quelle pioniere di innovazione per mettere in campo strategie e progetti intelligenti per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, anticipando di 20 anni gli obiettivi dell’UE.
L’iniziativa parte da un assunto che condivido: le città sono in una posizione privilegiata per guidare l’azione per il clima e sviluppare l’innovazione per il mondo. Le città, come dice la Commissione, rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 e ospitano il 75% dei cittadini europei, sono centri di attività economica, generatori di conoscenza e innovazione. I grandi cambiamenti non riguardano però solo la Città intesa come ente ma devono vedere l’intervento di tutti gli attori e i soggetti che vivono, operano e investono in Città.”