STRATEGIA UE: NET ZERO, DIGITALE E INTERMODALITÀ

Unione Europea: la roadmap verso l’azzeramento delle emissioni al 2050

Dai veicoli green a una migliore connettività nei corridoi di trasporto:ecco il piano per una mobilità sostenibile e intelligente della Commissione

Il Green Deal europeo è la nostra tabella di marcia per la neutralità climatica entro il 2050, e la mobilità sostenibile riveste un ruolo cruciale in questa transizione. Le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti sono aumentate nel tempo e rappresentano attualmente un quarto del totale delle emissioni dell’Ue. 

In linea con il pacchetto legislativo Pronti per il 55%, l’Ue mira a ridurre queste emissioni di almeno il 55% entro il 2030, con ambiziose politiche volte a ridurre la dipendenza dei trasporti dai combustibili fossili e in sinergia con l’impegno di azzerare l’inquinamento. 

Nel 2020 la Commissione europea ha adottato la Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente per rendere il settore dei trasporti dell’Unione adatto a un’economia pulita, digitale e moderna. Gli scenari alla base della strategia, comuni a quelli che sostengono il piano per l’obiettivo climatico 2030, dimostrano che, con il giusto livello di ambizione, la combinazione di misure politiche definite in questa strategia può portare a una riduzione del 90% delle emissioni del settore dei trasporti entro il 2050.

Le principali azioni messe in campo per rendere concreta la mobilità sostenibile e ridurne gli impatti ambientali sono:

  • Aumento della diffusione dei veicoli a zero emissioni. L’obiettivo è avere 30 milioni di veicoli a emissioni zero entro il 2030, incluse le grandi navi, nonché aerei a emissioni zero entro il 2035. Questo implica anche la creazione di reti stradali, porti e aeroporti a zero emissioni.
  • Identificazione di soluzioni alternative e sostenibili per cittadini e imprese, basate soprattutto sulla digitalizzazione e l’automatizzazione. Sostegno quindi al trasporto collettivo, all’uso della bici, agli spostamenti a piedi, all’utilizzo dei droni e delle consegne tramite mezzi automatizzate. 
  • Miglioramento di connettività e accessibilità. In questo settore le azioni mirano a creare una copertura totale dei principali corridoi di trasporto in Europa che sono dotati di infrastruttura 5G. A ciò si aggiunge una rete TEN-T (Trans-European Transport Network) multimodale, che sarà dotata interamente di connessione ad alta velocità entro il 2050.  

L’Unione Europea si impegna nel contribuire a creare le condizioni idonee per una maggiore diffusione di alternative sostenibili che siano sicure, concorrenziali e a prezzi accessibili per i suoi cittadini, comprendendo consapevolmente che le condizioni per la transizione a modi di trasporto più sostenibili sono i costi, la disponibilità e la velocità: in presenza di alternative sostenibili a prezzi, frequenze e livelli di comfort concorrenziali, le persone scelgono la modalità più sostenibile. 

La Strategia prevede anche un riesame del quadro normativo per il trasporto intermodale, compresa la direttiva sui trasporti combinati per sostenere l’ecologizzazione delle operazioni di trasporto di merci in Europa. La Commissione proporrà la revisione dei regolamenti che disciplinano la rete ferroviaria per il trasporto merci e i corridoi della rete centrale TEN-T. 

L’integrazione di questi corridoi nei “corridoi di trasporto europei” – puntando su “azioni con risultato immediato” come la lunghezza dei treni, il profilo limite e regole operative migliorate, unitamente al completamento dei principali collegamenti mancanti e all’adeguamento della rete centrale in modo tale che risulti pienamente idonea al trasporto delle merci – rafforzerà la dimensione infrastrutturale delle nostre azioni volte alla promozione del trasporto intermodale.

Gli investimenti a sostegno di questi interventi devono essere coordinati e resi prioritari nell’ambito dei programmi di finanziamento dell’Ue che sostengono la mobilità urbana e sostenibile come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) il Fondo di coesione e il Fondo per l’innovazione e, da ultimo ma non meno importante, lo strumento per la ripresa Next Generation EU.

Il passaggio alla mobilità sostenibile e intermodale è possibile solo in presenza di uno sforzo corale da parte di istituzioni europee, gli Stati membri e le loro autorità a tutti i livelli di governo, portatori di interessi, imprese e i cittadini. Le transizioni verde e digitale possono rimodellare il settore, ridisegnare la connettività e dare nuovo slancio all’economia.

Il risultato elettorale delle recenti elezioni del Parlamento europeo permette all’Unione di continuare a incentivare la mobilità sostenibile, intelligente e resiliente: un sistema in cui le politiche del Green Deal restano protagoniste per le generazioni future. 

Massimo Pronio

Responsabile Comunicazione Rappresentanza in Italia della Commissione europea

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