Roma Smart City: un progetto ambizioso tra sogno e realtà

Roma Smart City: un progetto ambizioso tra sogno e realtàDa smart roads a smart cities: il piano della Capitale

Intervista ad Antonio Ciucci, Presidente di Ance Roma – Acer

Sono passati quasi tre anni dalla presentazione del piano Roma Smart City. La capitale punta a diventare un vero laboratorio a cielo aperto per la transizione digitale ed ecologica dove la mobilità gioca un ruolo strategico. Quali sono a suo avviso le potenzialità concrete ma anche le complessità che un progetto come questo comporta?

“Il piano Roma Smart City ha finalità ambiziose: il controllo dei sistemi digitali sulla viabilità, l’adeguatezza delle infrastrutture e la maggiore sicurezza di opere strategiche della Capitale. Sono traguardi ineludibili. Tuttavia, attuare un piano così, vuol dire fare i conti con complessità innegabili: la difficoltà nella gestione di una città come Roma che si estende per oltre 1300 km quadrati, la predilezione dell’auto come mezzo di trasporto e uno scoraggiante divario digitale della Pubblica amministrazione sul tema.”

La viabilità è sempre stata un tallone d’Achille della Capitale. Non solo quella a cielo aperto, pensiamo a quanto sia travagliato anche solo il potenziamento della rete metropolitana. Per il completamento della Metro C si parla del 2033. Perché tempi così lunghi?

“Nel nostro Paese, per costruire un’opera sopra i 100 milioni di euro ci vogliono – in media – 15 anni, tra progettazione ed esecuzione. Inevitabile, vista la mancanza di coordinamento normativo tra la disciplina specifica per la realizzazione delle opere pubbliche e la normativa ambientale e vincolistica. A tal proposito, neanche il nuovo Codice degli Appalti ci viene incontro, perché si concentra quasi esclusivamente sulla fase della gara, laddove il vero collo di bottiglia è rappresentato dalla fase a monte, relativa alle autorizzazioni e ai nulla osta, nonché alla progettazione dell’intervento. Ciò vale anche per la rete metropolitana di Roma, che rappresenta una delle priorità per la città.”

Uno degli appuntamenti che aspettano la Capitale è sicuramente quello del Giubileo del 2025. Oltre 70 milioni di fondi sono destinati per il restyling di viabilità e marciapiedi. Una delle opere più attese è sicuramente la realizzazione del sottovia di piazza Pia. Il Sindaco di Roma e Commissario per il Giubileo Roberto Guatieri conferma l’accelerata sulle opere previste per il grande evento. Cosa ci dobbiamo aspettare?

“Sarà difficile realizzare tutti gli interventi programmati. I tempi sono strettissimi per fare le gare, finire i progetti e realizzare le opere. Confidiamo, però, nell’azione dell’amministrazione e degli altri soggetti coinvolti, in particolare Anas, che sicuramente forniscono garanzie di successo.”

Di fatto è una corsa contro il tempo: i cantieri vanno aperti e completati in meno di 24 mesi. Non proprio una passeggiata. Dal vostro osservatorio qual è la previsione a riguardo?

“Purtroppo, si sconta anche il ritardo con cui sono stati approvati gli interventi. L’importante è che i fondi previsti non vadano però sprecati. Sicuramente le opere manutentive sarà possibile ultimarle in tempo utile; per quelle più complesse invece anche se non si riuscirà a completarle potranno essere finite durante l’anno giubilare se non impattanti sulla viabilità o anche messe in sicurezza e ultimate successivamente. Le risorse ci sono: vanno spese tutte e bene.”

Sempre rimanendo in tema di mobilità, il Grande Raccordo Anulare e la Roma-Fiumicino saranno trasformati in autostrade digitali, sempre connesse e altamente controllate. È questo il progetto Smart Road di Anas per sostenere e gestire al meglio un volume di traffico particolarmente elevato. 

“Anas è indubbiamente all’avanguardia in questo settore. Da tempo sta lavorando su tecnologie come l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale, i big data e la sensoristica avanzata che consentiranno importanti evoluzioni. Certo anche il parco autoveicoli circolante dovrebbe essere aggiornato di conseguenza.”

Avete presentato il nuovo Osservatorio sulle opere PNRR e Giubileo (OPGR) che Ance Roma – Acer realizza con l’Osservatorio Recovery Plan dell’Università Tor Vergata. Da dove nasce questa scelta e soprattutto quali gli obiettivi si pone?

“L’Osservatorio nasce come strumento a disposizione di imprese, amministratori e di tutta la cittadinanza per monitorare lo stato di avanzamento lavori, in ambito edile e infrastrutturale, legati a PNRR e Giubileo. Rilevare battute di arresto deve servire a individuare soluzioni. In quest’ottica l’Osservatorio può essere considerato uno sprone, affinché ciascuno senta la responsabilità di fare la sua parte per lo sviluppo della città.”

A cura di Celeste Gregorini

Già Vicepresidente con delega alle Opere pubbliche di Ance Roma – ACER dal 2017, Ciucci – romano, classe 1969 – è da aprile 2023 Presidente dell’Associazione dei Costruttori edili di Roma e provincia. E’ Presidente e Amministratore Delegato di IRCOP SPA, rilevante realtà imprenditoriale italiana che opera sul territorio nazionale nel settore delle grandi opere infrastrutturali – viarie e ferroviarie – di edilizia pubblica e privata. 

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