L’EUROPA IL PRIMO CONTINENTE NEL MONDO A IMPATTO CLIMATICO ZERO

Verso il 2050 con il Green Deal europeo

Uno degli obiettivi cardine della Commissione europea è quello di trasformare l’Ue in un’economia
pulita, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi

Una priorità di questo mandato della Commissione europea è stato dare vita al Green Deal europeo, concepito come la bussola dell’Ue per raggiungere l’azzeramento delle emissioni entro il 2050, rendendo l’Europa il primo continente a impatto climatico zero al mondo.

Gli sviluppi sociali, economici e geopolitici degli ultimi anni hanno confermato che questa linea d’azione è fondamentale. La transizione verso le energie e le tecnologie pulite è diventata, ancor più di prima, un incentivo per la crescita economica e l’innovazione. Inoltre, l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina ha sottolineato la nostra necessità di ridurre le dipendenze e di rafforzare la nostra autonomia energetica attraverso una maggiore diversificazione, grazie alle energie rinnovabili, all’efficienza energetica e
ad altre politiche del Green Deal.

Nel 2021 l’Ue ha adottato la sua prima legge europea sul clima. L’obiettivo dell’Europa è di diventare climaticamente neutra entro il 2050, nonché di ridurre del 55% le emissioni entro il 2030 rispetto al 1990. Come richiesto dalla legge sul clima, la Commissione ha inoltre raccomandato, nel febbraio 2024, un ulteriore obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040.

Il settore dei trasporti contribuisce per circa il 5% al Pil dell’Ue, dà lavoro a oltre 10 milioni di persone in Europa ed è fondamentale per le imprese europee e le catene di approvvigionamento globali. Allo stesso tempo, i trasporti non sono privi di costi per la nostra società, quali: emissioni di gas a effetto serra e di sostanze inquinanti, rumore, incidenti stradali e congestione del traffico. Oggi le emissioni dei trasporti rappresentano circa un quarto delle emissioni totali di gas serra dell’Ue.

Per affrontare il problema in modo concreto, la Commissione europea ha presentato nel 2020 la Sustainable and Smart Mobility Strategy, insieme a un piano d’azione di 82 iniziative che hanno guidato il lavoro della Commissione negli ultimi quattro anni. Questa strategia ha gettato le basi per una vera
trasformazione del sistema di trasporto europeo in chiave green e digitale, con l’obiettivo di diventare più resiliente alle crisi future. Come delineato nell’European Green Deal, il risultato atteso sarà una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050, grazie a un sistema di trasporto smart, competitivo, sicuro, accessibile ed economico.

In particolare, le azioni principali sono concentrate sulla promozione e la diffusione di veicoli a emissioni zero, di carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e delle relative infrastrutture; sulla
creazione di aeroporti e porti a emissioni zero; lo sviluppo di una rete di mobilità urbana e interurbana per la realizzazione di un sistema realmente multimodale di servizi di mobilità sostenibile e intelligente e rendere più ecologico il sistema di trasporto merci.

Nel febbraio 2023 la Commissione europea ha adottato il piano industriale del Green Deal, che comprende la legge sulle materie prime critiche e la legge sull’industria dello zero netto. Questi atti creeranno un contesto normativo prevedibile e semplificato nei rispettivi campi d’azione e consentiranno l’aumento della capacità produttiva per le tecnologie e i prodotti netti zero di cui la nostra economia ha bisogno.

Infine, visto che ci muoviamo in un contesto internazionale, e che l’Unione Europea è responsabile solo dell’8% delle emissioni a livello globale, dobbiamo vincolare anche i nostri partner al rispetto dei nostri sforzi in materia climatica.

Con l’introduzione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere ci si pone l’obiettivo di fermare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, assicurandoci che le emissioni siano ridotte ovunque vengano prodotte, non semplicemente off-shore, e che le nostre aziende non siano penalizzate dai concorrenti stranieri che seguono standard di produzione meno costosi ma più inquinanti.

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Smart Ways: DESTINAZIONE NET ZERO - VERSO LA DECARBONIZZAZIONE DEI TRASPORTI”

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