EDITORIALE

Intermodalità e smart mobility. Due parole caratterizzanti la nuova idea di mobilità che dilaga nelle città europee (e italiane). Una concezione più flessibile che nasce dall’evoluzione dei grandi centri e degli stili di vita delle persone che la vivono ogni giorno. 

Ma cosa intendiamo per intermodalità e smart mobility? 

In parole semplici si potrebbe sintetizzare in: rendere i servizi di mobilità più convenienti, efficienti e sempre più sostenibili, rispondendo ai nuovi e reali bisogni sociali del cittadino.

Ma a che punto siamo con questa rivoluzione? Come sono i servizi attualmente operativi nelle nostre città? 

Il modo in cui ci muoviamo all’interno delle città è profondamente cambiato e sta subendo una trasformazione radicale grazie alle tecnologie digitali e rappresenta un nuovo approccio alla mobilità urbana. L’utilizzo intelligente dell’infrastruttura tecnologica mira oggi a rendere i trasporti più accessibili, sicuri, efficienti e sostenibili, rispondendo soprattutto ai nuovi bisogni sociali dei cittadini.

La smart mobility ha come mission quella di utilizzare la tecnologia per migliorare l’efficienza dei trasporti, ridurre l’impatto ambientale e offrire ai cittadini un’esperienza di mobilità flessibile, integrata e conveniente. Al suo interno troviamo più tipologie di trasporto attive per spostarci da un punto A a un punto B. 

Esiste la sharing mobility che rappresenta un nuovo modo di considerare i veicoli tradizionali, trasformandoli da beni di proprietà personale a servizi di consumo. 

L’e-mobility che riguarda l’uso di veicoli che utilizzano l’elettricità come fonte principale di energia, riducendo l’uso di combustibili fossili. Auto, scooter, biciclette e monopattini alimentati elettricamente stanno diventando sempre più diffusi. 

I servizi di mobilità on demand che consentono di mettere in contatto tra loro consumatori e fornitori, attraverso l’uso di piattaforme e app. Una nuova forma di che nasce con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle persone, che possono così organizzare i propri spostamenti in modo economico, accessibile e flessibile, semplificando la prenotazione e il pagamento del viaggio.

Si tratta, e non è da poco, di anticipare il futuro e migliorare sempre più l’intermodalità sia cittadina che extra urbana, ma la domanda o i dubbi che ci poniamo restano in evoluzione.

Le nostre città sono pronte per la mobilità urbana del futuro? E il nostro Paese?

Marco Del Bo, Direttore responsabile WAVE – Smart Mobility Magazine

Leggi il quarto numero di WAVE - Smart Mobility Magazine

INTERMOBILITA' E SMART MOBILITY

Leggi WAVE Magazine