Anas al lavoro per un nuovo modello di mobilità

Sicurezza e sostenibilità al centro dei progetti infrastrutturali

L’impegno della società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane

Infrastrutture sicure e green che, grazie a tecnologie digitalmente avanzate, favoriscono lo sviluppo della mobilità elettrica e l’interconnessione tra i veicoli. Sono questi gli obiettivi di Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, nel campo della smart mobility, sicurezza delle infrastrutture e sostenibilità. Un impegno volto a raggiungere lo sfidante obiettivo di ridurre del 50% al 2030 le vittime di incidenti stradali, per uniformare l’Italia ai livelli dei più avanzati paesi europei. 

I piani di Anas: BMS e SHM

Per ottenere questo target sono state adottate soluzioni tecnologiche che si sono tradotte in un deciso cambio di passo, a partire dal fronte della manutenzione e monitoraggio della rete stradale. Anas ha così superato la logica emergenziale in favore di una programmazione attenta degli interventi agendo su due piani: il Bridge Management System (BMS 2.0), con le ispezioni standard visive effettuate da personale specializzato, e il programma Structural Health Monitoring (SHM), con l’installazione di sensori su ponti e viadotti.

Con 275 milioni di euro del Fondo Complementare connesso al PNRR, Anas ha avviato e completato cinque gare per il monitoraggio tramite sensori di mille ponti e viadotti lungo la nostra rete per attuare il programma SHM. Il programma consentirà un controllo molto più ampio su tutto il processo di monitoraggio dello stato di salute delle infrastrutture per garantire la piena integrazione con i protocolli manutentivi attraverso l’utilizzo di una banca dati centralizzata delle opere d’arte (ponti e viadotti). L’acquisizione costante delle informazioni relative allo stato di queste opere permetterà, inoltre, attraverso l’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale, la definizione di processi di manutenzione predittiva. Lo sviluppo prevede, dopo questa prima fase, di estendere la copertura di quasi 5mila ponti e viadotti come prevede il nostro piano decennale. Un salto di qualità.

Il pieno regime della piattaforma Bridge Management System – BMS 2.0, applicata alla totalità delle opere d’arte gestite da Anas (18.602 ponti e viadotti), sviluppata al fine di gestire l’attività di ispezione periodica e classificazione del rischio, ha consentito di mantenere gli elevati standard di controllo delle opere d’arte. Grazie a questo processo, nel 2022 su 18.868 ponti, viadotti e sovrappassi sono state effettuate 18.424 ispezioni ricorrenti e 18.797 ispezioni principali.

Il progetto Green Light

Una strada sicura e tecnologicamente avanzata non può che favorire  il risparmio energetico e l’efficienza dei sistemi di illuminazione. Su questo tema Anas ha avviato nel 2017, con un finanziamento di 45 milioni di euro, il progetto Green Light allo scopo di sostituire i corpi illuminanti delle gallerie più lunghe. 

Un’iniziativa che alla sua conclusione, nel 2022, ha permesso la riqualificazione energetica di circa 135 km di fornici, conseguendo un risparmio di energia elettrica pari a circa 20,5 gigawattora l’anno. Vale a dire una riduzione di circa il 40% dei consumi iniziali e una contrazione delle emissioni in atmosfera per circa 5mila tonnellate di CO2 all’anno. 

L’impegno seguirà con il piano Green Light 2.0, che si articolerà fino al 2028, con finanziamenti progressivi per un totale di 267 milioni di euro e che permetterà la sostituzione di circa 60 mila corpi illuminanti per il circuito di permanente e circa 195mila corpi illuminanti per il circuito di rinforzo.

Il programma Anas Smart Road

Infine, non da ultimo il programma Anas Smart Road che offre innovazione e avanzamento tecnologico sulle nostre strade percorse ogni giorno da circa 8 milioni di passeggeri. Il programma si inserisce nelle istanze della modernità del settore della smart mobility nel quale si è oggigiorno testimoni di un cambiamento radicale che pone l’utente al centro di un sistema multimodale, integrato e dinamico che attinge a piene mani a tecnologie di ultima generazione (quali IoT, Big Data, Intelligenza Artificiale, Machine Learning, connettività C-V2X) con l’obiettivo di sfruttare appieno le potenzialità di elaborazione di un elevato numero di dati velocemente trasmessi al fine di potenziare la sicurezza degli utenti e ottimizzare l’efficienza di gestione della rete stradale

Anas per gli utenti

Ad oggi, Anas continua a lavorare sull’infrastruttura ICT e su logiche in ambito cybersecurity e sui servizi da erogare agli utenti secondo un approccio sperimentale, in attesa della definizione di un quadro regolatorio in merito agli aspetti in capo ai gestori delle strade. 

Use cases sono stati testati con successo sulle Anas Smart Road SS51 di Alemagna e A91 Roma-Fiumicino e saranno fruibili sulla rete Anas per mezzo dell’App Smart Road, applicativo in corso di sperimentazione sviluppato sia su piattaforma Android che iOS e in grado di esporre agli utenti messaggi di sicurezza e assistenza alla guida. 

Tra i servizi all’utenza Anas Smart Road realizzati si annoverano, già oggi, la segnalazione di strada scivolosa, di veicolo contromano, di veicolo fermo o in panne, di condizioni meteorologiche avverse, delle condizioni di traffico, ma l’insieme è destinato a incrementare e aggiornarsi progressivamente recependo le nuove frontiere di sviluppo tecnologico di un’esperienza di guida automatizzata e, in un prossimo futuro, autonoma. 

Inoltre il progetto Anas Smart Road prevede la realizzazione di un cuore energetico in apposite aree, denominate Green Island, in cui verrà prodotta energia elettrica rinnovabile, fotovoltaica e/o eolica. Qui sarà possibile ricaricare auto elettriche e distribuire energia pulita che alimenterà tutta la rete Smart Road.

Infine, sempre sul fronte dell’ecosostenibilità, Anas è impegnata nella creazione di una rete nazionale di postazioni dedicate alla mobilità elettrica. Nei contratti di concessione aggiudicati a partire dal 2018 per le aree di servizio lungo le autostrade in gestione diretta Anas ha disposto l’obbligo, in capo ai nuovi concessionari, di installare in sede di ammodernamento delle aree di servizio, stazioni per la ricarica veloce dei veicoli elettrici. Per favorire la circolazione di mezzi a basso impatto ambientale, Anas sta infatti promuovendo un progetto che porterà all’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche lungo la sua rete. 

Si conferma dunque l’impegno dell’azienda per contribuire al piano di riduzione delle emissioni di polveri sottili previsto dalla normativa europea, con ricadute significative in termini di miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nei grandi centri urbani.

di Mauro Giancaspro,

Direttore Technology, Innovation & Digital Spoke – Anas Gruppo FS Italiane

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