IL CANTIERE PER UNA LOGISTICA INTEGRATA E SOSTENIBILE

Mare-gomma-ferro: verso una sempre maggiore integrazione del trasporto merci 

Le novità del Polo Logistica FS, un blend di azioni strategiche necessarie per sfruttare le opportunità delle nuove infrastrutture

In un periodo delicato in cui si assiste a profonde trasformazioni e turbolenze socio-politiche, è necessario rafforzare l’efficienza, la competitività e la resilienza degli attori nella catena della logistica. In questo contesto, la logistica integrata è fondamentale per il funzionamento dell’economia globale.

La posizione strategica dell’Italia, al centro del Mediterraneo e connessa alle principali infrastrutture e corridoi europei, garantisce al Paese un ruolo essenziale nel mercato della logistica internazionale. 

Il piano del Polo Logistica del Gruppo FS, guidato da Sabrina De Filippis, è la risposta concreta alle sfide attuali, in quanto mira a rafforzare il network delle partnership di valore e sviluppare progetti infrastrutturali che permetteranno di collegare asset strategici con porti, interporti e terminali multimodali. Con collegamenti quotidiani da e per l’Italia, il Polo Logistica del Gruppo FS è presente in 12 paesi europei, a vantaggio dei servizi di import ed export a sostegno del made in Italy.

L’obiettivo nel breve-medio termine è quello di dare una spinta significativa al modal shift e aumentare significativamente la percentuale di merci trasportata su rotaia, dato oggi fermo all’11%. 

I numerosi progetti Pnrr e delle reti TEN-T dedicati al mondo infrastrutturale in corso permetteranno di specializzare le vocazioni per il trasporto merci e per quello passeggeri delle varie opere, aumentando la capacità delle infrastrutture e di conseguenza la qualità. 

Questo permetterà di incrementare i volumi delle merci trasportate su ferro grazie a connessioni sempre più efficaci dei porti e dei terminal alla rete nazionale e ai corridoi ferroviari europei, consolidando l’integrazione dei sistemi di trasporto mare-ferro-gomma e fornendo un’alternativa competitiva al trasporto su strada anche sull’asse Italia-Nord Europa. 

Ad esempio, i porti di Gioia Tauro, Genova e Trieste, che già ricoprono un ruolo cruciale, saranno inevitabilmente oggetto di sviluppo infrastrutturale per favorire l’integrazione mare-gomma-ferro, che può fare del trasporto ferroviario il vettore di trasporto delle merci nelle lunghe distanze, lasciando al trasporto stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio. 

Si calcola che ogni camion tolto dalla strada significa tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera. La catena del valore contemplata dal piano industriale vede il Polo sviluppare, o anche acquisire, tutte le attività che gli consentano di gestire ogni passaggio del trasferimento delle merci da un mittente a un destinatario, compreso quindi le ultime miglia e tutti gli snodi intermodali.

Il Polo sta infatti lavorando al cosiddetto “cantiere della logistica”, un blend di azioni strategiche necessarie per sfruttare le opportunità date dalle nuove infrastrutture, proponendosi come operatore di sistema, mirando a espandere il network in tutta Europa tramite crescita organica, inorganica nonché attraverso partnership e collaborazioni, e diventare il player europeo della logistica integrata sostenibile, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Ue, promuovendo una rete di trasporto intermodale. 

Il Polo Logistica vuole proporsi come operatore di sistema che, in modo proattivo, crei un network di operatori, tramite partnership e collaborazioni con importanti player, dove è la ferrovia a guidare la logistica del Paese. 

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