Parlano i fondatori del progetto Asaf Formosa e Udi Meridor
“Tutto è iniziato quando ci siamo trasferiti in una città trafficata come Tel Aviv. Abbiamo deciso di riunire persone di talento per trovare una soluzione: guidare una macchina e allo stesso tempo avere l’opzione di parcheggiarla come un motorino. Ecco allora il veicolo che può cambiare le proprie dimensioni e avere il meglio dei due mondi. Un meccanismo anche brevettato – ha raccontato il CEO Asaf Formoza che continua – In Piemonte, e a Torino, stiamo pianificando la produzione del veicolo. Auspichiamo collaborazione da parte dell’amministrazione locale e di partner sul territorio per supportare il nostro progetto.”
Presente anche Udi Meridor, COO dell’azienda. “Abbiamo apportato diverse innovazioni rispetto al primo modello (City Transformer 1, ndr). Innanzitutto, questo è il primo veicolo pieghevole che ha passato l’omologazione anche in Europa, in particolare in Germania. Abbiamo voluto creare un vero impatto e per farlo abbiamo dovuto realizzare un veicolo che rispettasse le misure legali di un motociclo ma che allo stesso tempo potesse essere guidato come una macchina. Alla fine abbiamo sviluppato un veicolo che cambia dimensione: lo guidi come un motociclo nel centro città ma lo allarghi e lo guidi veloce quanto una macchina altrove. Oltre a ciò, abbiamo un packaging unico con un innovativo sistema di connessione al suo interno. Stiamo infine lavorando per migliorare, grazie all’IA, la user experience. Questo sarà il robo taxi del futuro.”