2024-2029: IL GREEN DEAL RIMANE UNA DELLE PRIORITÀ DELLA COMMISSIONE

L’Europa sarà il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050

Il piano, lanciato nel 2019, rappresenta una delle iniziative più ambiziose dell’Ue 

Un piano d’azione e tabella di marcia per rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, con una trasformazione dell’intero sistema economico, industriale e sociale in chiave sostenibile, competitiva e resiliente.

Il 18 luglio 2024 la Presidente della Commissione europea ha esposto di fronte il Parlamento europeo gli orientamenti politici per il periodo 2024-2029, riconfermando il Green Deal tra le priorità dell’Unione e pilastro della prosperità duratura e della leadership globale nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità ambientale. 

Nuove misure e obiettivi rafforzeranno l’azione climatica e garantiranno, soprattutto, una transizione verso un’economia verde che sia equa e inclusiva. Per assicurare che nessuna regione o comunità venga lasciata indietro, sarà infatti ampliato il Fondo per una transizione giusta, con l’obiettivo di fornire maggiore supporto finanziario e assistenza tecnica alle regioni che dipendono maggiormente dalle industrie ad alta intensità di emissioni di carbonio. 

La Presidente von der Leyen ha sottolineato, quindi, l’importanza di proseguire con determinazione sulla strada tracciata dal Green Deal, ribadendo l’impegno a conseguire gli obiettivi già stabiliti, ma con un focus rafforzato sull’accelerazione della decarbonizzazione e sulla creazione di un’economia circolare. 

Ciò si riflette in nuove iniziative come il Clean Industrial Deal (il patto per l’industria pulita) che mira a supportare le industrie europee nel loro percorso di decarbonizzazione, quindi nel processo di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, attraverso investimenti mirati, semplificazioni normative e l’accesso a fonti di energia sostenibili, prevedendo investimenti in tecnologie pulite, come l’idrogeno verde, la cattura e il riutilizzo del carbonio e la promozione di pratiche di economia circolare. Azioni che ridurranno l’impatto ambientale della produzione industriale e aumenteranno l’efficienza delle risorse, prestando grande attenzione al sostegno e alla creazione delle giuste condizioni affinché le aziende possano raggiungere gli obiettivi comuni. 


Sarà anche presentata la Industrial Decarbonisation Accelerator Act, una legge sull’acceleratore della decarbonizzazione industriale per sostenere le industrie e le aziende durante il processo. Ciò incanalerà gli investimenti nelle infrastrutture e nell’industria, in particolare per i settori ad alta intensità energetica, e sosterrà i mercati leader europei per lo sviluppo, la produzione e la diffusione nell’industria delle tecnologie pulite. 

La strategia per i prossimi cinque anni prevede non solo la riduzione delle emissioni, ma anche il rafforzamento della competitività dell’industria europea attraverso la promozione di innovazioni tecnologiche e l’adozione di un approccio più circolare e resiliente. Ciò include il sostegno alla ricerca e all’innovazione, la promozione della digitalizzazione e la creazione di un mercato unico per i materiali secondari, che contribuirà a ridurre la dipendenza dalle materie prime critiche provenienti da paesi terzi.

Promuovendo una maggiore integrazione dei mercati energetici degli Stati membri e costruendo partenariati internazionali, si faciliterà lo scambio di energia pulita, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili, con un approccio coordinato a livello europeo per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla competitività globale: passaggi essenziali per garantire che l’Europa mantenga il suo ruolo di leader mondiale nelle politiche climatiche e nella transizione verso un’economia sostenibile, per promuovere la transizione energetica globale, la protezione della biodiversità e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

La prossima Commissione a guida von der Leyen potenzierà, quindi, il Green Deal attraverso una serie di iniziative che, da un lato, contribuiranno  a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere l’uso di tecnologie verdi e, dall’altro, accelereranno  la transizione energetica, con una riduzione dei  prezzi dell’energia, un rafforzamento degli appalti congiunti sui combustibili e, da ultimo ma non meno importante, con lo sviluppo di una solida governance europea necessaria per una piena autonomia strategica, così da garantire un futuro sostenibile e prospero per tutti i cittadini europei con un’Europa leader nella lotta contro il cambiamento climatico.

di Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione 

Rappresentanza in Italia della Commissione europea 

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